ALTAVILLA SILENTINA

Altavilla. Università autonoma fino alla sua elevazione a Comune, poi Altavilla Silentina per distinguerla dall’omonima Altavilla Irpina. Da Salerno 52 km.

Borgo medioevale situato su una collina di modesta altezza tappezzata di ulivi, con un panorama che abbraccia tutta la Piana del Sele e si affaccia su Capri.
Altavilla significa città situata sopra un’altura e Silentina perché posta nelle vicinanze del fiume Sele.
Ufficialmente fu fondata dai Normanni nell’XI secolo ma in realtà i resti dell’edificio ecclesiastico di San Lorenzo appartengono già al VII secolo.
Da visitare sono il Castello costruito nell’XI secolo da Roberto il Guiscardo poi venduto alla famiglia Mottola nel 1831 e adibito a civile abitazione; il Convento di San Francesco eretto intorno al 1425 e la Chiesa di San Biagio già esistente al 1308 che custodisce nove tele di Nicola Peccheneda. Nella cripta si trova il corpo di San Germano, dono del cardinale Borghese.Altrettanto interessanti sono la Chiesa di Sant’Egidio, la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Sant’Antonino e la Chiesa di Montevergine.
La zootecnia e l’agricoltura rappresentano la quasi totalità dell’economia ma non mancano siti di interesse storico- artistico. Nelle zone pianeggianti del territorio si producono soprattutto pomodori, mais e foraggio mentre nella parte collinare si è dediti alla coltura di viti e ulivi. In paese si organizzano varie feste religiose e sagre che attirano molti visitatori.

VEDUTA DEL BORGO

SCORCIO DEL CENTRO STORICO

SCORCIO DEL CENTRO STORICO

SCORCIO DEL CENTRO STORICO

VICOLO SANT'EGIDIO

CHIESA DI SANT'EGIDIO

CHIESA DI SANT'ANTONINO

LA CHIESA DELLA MADONNA DEL CARMINE

CONVENTO DI SAN FRANCESCO

SANTA MARIA IN CIELO

IL CASTELLO

COMPLESSO DI SAN LORENZO SEC. VII

COMPLESSO DI SAN LORENZO SEC. VII

COMPLESSO DI SAN LORENZO SEC. VII

ANTICO LAVATOIO


Nel 1935 venne scoperta una tomba dipinta ad Altavilla. Tra gli oggetti che costituivano il corredo funerario c’era un vaso che consentì l’identificazione di un pittore detto appunto di Altavilla. Borgo Carilla richiama la Carilla in località Feo distrutta da Annibale e ricordata da Silio Italico.

Uno dei protagonisti dell’epoca normanna fu Goffredo di Altavilla, nipote di Gugliemo il Buono e di Malgerio di Altavilla, signore di Polla. Nella bolla di Celestino III, del 1191, sono citate le chiese di S.Martino e di S. Quiricio, soggette al cenobio di S. Lorenzo de Stricta (Castel S.Lorenzo).

Altavilla, circondata di mura, ha tre porte (S.Egidio, S.Biagio e Suso), nei pressi del castello, edificate nella seconda metà dell’XI secolo e una quarta (Porta Nuova), costruita nel XIII secolo. Si tramanda che Altavilla, rifugio di ribelli durante la congiura di Capaccio, fu distrutta per ordine di Federico II, il quale fece risparmiare la chiesa di S.Egidio sia perché vi si conservava il Santissimo Sacramento sia perché era di patronato regio. Re Carlo d’Angiò concesse il feudo di Altavilla al suo ciambellano Martino di Dardano, con l’aggiunta «prope Capuacium» per evitare confusioni con l’omonima irpina. Nel 1272 Martino di Dardano, pro Altavilla, era tra i baroni soggetti al principe Carlo, creato principe di Salerno.

Al suo ciambellano il re concesse il privilegio di instituire ad Altavilla un mercato della durata di cinque giorni, dal 10 al 14 agosto. Allo stesso Martino di Dardano il re concesse pure di trasportare liberamente dal porto del Sele 200 salme (17.600 quintali) di frumento da vendere ad Amalfi.

Più tardi troviamo Altavilla in possesso della famiglia Bursone, conti di Satriano. Nel 1496 il feudo di Altavilla venne avocato al fisco per la fellonia dei Sanseverino che lo possedevano dai tempi di Ruggiero. Nel 1504 il feudo fu concesso a Bernardo Villammare e poi venduto a G.Battista Filomarino, conte di Rocca dell’Aspro. Nel 1564 il feudo passò a Nicola Grimaldi, principe di Salerno. Il 26 giugno 1596, il feudo fu venduto all’asta e aggiudicato a Beatrice Putigna per 33.100 denari. Questa lo vendette nel 1608 a G. Antonio Parisio per 45.100 denari per conto di Pompeo Colonna che ottenne poi il trasferimento del feudo. Verso il 1640 il nipote Giacomo Colonna introdusse le prime bufale, ma l’Università e le famiglie chiesero di eliminarle perché devastatrici di difese.

Nel 1646 Giacomo Colonna ottenne il titolo di marchese di Altavilla; nel 1703 era signore di Altavilla Giuseppe Colonna. Il 28 aprile del 1744 il feudo era posseduto da Gennaro Solimene. Alla fine del ‘700 il feudo era ancora in possesso della famiglia dei marchesi Solimene. Quattro i conventi esistenti ad Altavilla: dei frati minori di S.Francesco, dei frati carmelitani, dei crociferi e dei virginiani.

Quest’ultimo era stato fondato da San Bernardino da Siena come dice testualmente Padre Ludovico: «San Bernardino fu nel Regno di Napoli nel 1435 e fondò il convento di San Francesco di Altavilla de’ Frati Minori, e nel giardino vi piantò un mirto ed è miracoloso alle fronde e inoltre il Santo pare avesse edificato un pozzo la di cui acqua la bevono gli infermi per ottenere da Dio la desiderata sanità». Il convento dei fratelli carmelitani era costruito al di sopra del palazzo baronale; le sue rendite, dopo la soppressione di Innocenzo X del 1632, vennero devolute alle chiese locali. Il cenobio dei padri crociferi comprendeva la chiesa dell’Annunziata. Quello dei padri virginiani si trovava su un’altura distante «due tiri di schioppo da Altavilla», dove è la moderna chiesa di Santa Maria in Cielo.A ridosso del fiume Calore, su un rilievo naturale, in località S. Lorenzo, sono venuti alla luce i resti di una chiesa altomedioevale, con annessa necropoli. Antonio Di Feo e Giuseppe Messone, dissodando il terreno, nel 1974 s’imbatterono, casualmente, in un primo importante reperto: un prezioso bassorilievo.

Gli scavi, curati dal professor Paolo Peduto, dell’Università di Salerno, iniziarono nel 1977 e portarono alla luce un intero complesso ecclesiastico del VII secolo. Sono attualmente visibili i muri perimetrali di una chiesa ed un sepolcreto con 147 scheletri.Nel corredo tombale sono stati rinvenuti vasi, anfore, monete,anelli, orecchini. Perché possa essere restituito alla piena fruibilità di studiosi e appassionati, attualmente il sito necessita di un’azione di recupero.

Sant'Antonio da Padova

13 giugno

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Sant’Egidio

1 settembre

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Sagra dell'Asparago

ad aprile

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Sagra della Lagana

ad aprile

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Festa della Vitella

Ogni fine settimana del mese di luglio e ogni sera del mese di agosto

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Festa del Broccolo (presso la località Quercia Grossa)

dal 4 al 7 dicembre

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